Il ritratto ovale: Traduzione di Carmen Margherita Di Giglio
Rifugiatosi in un antico castello abbandonato, il narratore è colpito dagli strani dipinti che ne adornano le pareti. Tra questi lo affascina in particolare un ritratto circondato da una cornice ovale, raffigurante una giovane donna. Sul letto della stanza in cui trascorrerà la notte, appoggiato a un cuscino, trova un libro che descrive la storia di ogni quadro e scopre che la donna raffigurata nel ritratto era la sposa del pittore, una moglie perfetta sotto ogni aspetto, ma gelosa dell'arte del marito, che la trascurava per dedicarsi interamente al suo lavoro.  La storia narra che l'artista avesse condotto sua moglie in una stanza buia e fredda in cima alla torre per dipingere e il suo ritratto. Giornate di posa estenuanti, al freddo, durante le quali il pittore diventa così ossessionato dalla sua opera da non accorgersi che la donna davanti a lui deperisce sempre di più… Tra i racconti più brevi scritti da Edgar Allan Poe, "Il ritratto ovale" sembra voler mettere in guardia il lettore dal pericolo di privilegiare l'arte sulla vita, ossia di ignorare la realtà a favore dell'arte e di oggettivare la bellezza delle persone a costo della loro indipendenza e benessere. Il pittore diventa così un autentico vampiro, seppure a livello metaforico: egli sembra drenare le energie vitali della sua modella per alimentare il proprio lavoro creativo. La moglie è alla fine immortalata sulla tela, proprio come un vampiro immortala le sue vittime, ma solo al prezzo della sua vita reale.  Un'altra possibile chiave di lettura è quella di considerare il racconto come un'affermazione sulla natura della creatività – vale a dire che l'arte ha il potere di eguagliare la vita stessa, ma l'equilibrio tra arte e vita, affinché esse non perdano del tutto contatto tra loro, dev'essere attentamente perseguito, pena il riscontro di un prezzo troppo alto da pagare.
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Il ritratto ovale: Traduzione di Carmen Margherita Di Giglio
Rifugiatosi in un antico castello abbandonato, il narratore è colpito dagli strani dipinti che ne adornano le pareti. Tra questi lo affascina in particolare un ritratto circondato da una cornice ovale, raffigurante una giovane donna. Sul letto della stanza in cui trascorrerà la notte, appoggiato a un cuscino, trova un libro che descrive la storia di ogni quadro e scopre che la donna raffigurata nel ritratto era la sposa del pittore, una moglie perfetta sotto ogni aspetto, ma gelosa dell'arte del marito, che la trascurava per dedicarsi interamente al suo lavoro.  La storia narra che l'artista avesse condotto sua moglie in una stanza buia e fredda in cima alla torre per dipingere e il suo ritratto. Giornate di posa estenuanti, al freddo, durante le quali il pittore diventa così ossessionato dalla sua opera da non accorgersi che la donna davanti a lui deperisce sempre di più… Tra i racconti più brevi scritti da Edgar Allan Poe, "Il ritratto ovale" sembra voler mettere in guardia il lettore dal pericolo di privilegiare l'arte sulla vita, ossia di ignorare la realtà a favore dell'arte e di oggettivare la bellezza delle persone a costo della loro indipendenza e benessere. Il pittore diventa così un autentico vampiro, seppure a livello metaforico: egli sembra drenare le energie vitali della sua modella per alimentare il proprio lavoro creativo. La moglie è alla fine immortalata sulla tela, proprio come un vampiro immortala le sue vittime, ma solo al prezzo della sua vita reale.  Un'altra possibile chiave di lettura è quella di considerare il racconto come un'affermazione sulla natura della creatività – vale a dire che l'arte ha il potere di eguagliare la vita stessa, ma l'equilibrio tra arte e vita, affinché esse non perdano del tutto contatto tra loro, dev'essere attentamente perseguito, pena il riscontro di un prezzo troppo alto da pagare.
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Rifugiatosi in un antico castello abbandonato, il narratore è colpito dagli strani dipinti che ne adornano le pareti. Tra questi lo affascina in particolare un ritratto circondato da una cornice ovale, raffigurante una giovane donna. Sul letto della stanza in cui trascorrerà la notte, appoggiato a un cuscino, trova un libro che descrive la storia di ogni quadro e scopre che la donna raffigurata nel ritratto era la sposa del pittore, una moglie perfetta sotto ogni aspetto, ma gelosa dell'arte del marito, che la trascurava per dedicarsi interamente al suo lavoro.  La storia narra che l'artista avesse condotto sua moglie in una stanza buia e fredda in cima alla torre per dipingere e il suo ritratto. Giornate di posa estenuanti, al freddo, durante le quali il pittore diventa così ossessionato dalla sua opera da non accorgersi che la donna davanti a lui deperisce sempre di più… Tra i racconti più brevi scritti da Edgar Allan Poe, "Il ritratto ovale" sembra voler mettere in guardia il lettore dal pericolo di privilegiare l'arte sulla vita, ossia di ignorare la realtà a favore dell'arte e di oggettivare la bellezza delle persone a costo della loro indipendenza e benessere. Il pittore diventa così un autentico vampiro, seppure a livello metaforico: egli sembra drenare le energie vitali della sua modella per alimentare il proprio lavoro creativo. La moglie è alla fine immortalata sulla tela, proprio come un vampiro immortala le sue vittime, ma solo al prezzo della sua vita reale.  Un'altra possibile chiave di lettura è quella di considerare il racconto come un'affermazione sulla natura della creatività – vale a dire che l'arte ha il potere di eguagliare la vita stessa, ma l'equilibrio tra arte e vita, affinché esse non perdano del tutto contatto tra loro, dev'essere attentamente perseguito, pena il riscontro di un prezzo troppo alto da pagare.

Product Details

ISBN-13: 9788898790982
Publisher: Nemo Editrice
Publication date: 07/30/2020
Series: Bibliotheca Gothica: I Grandi Classici
Sold by: Bookwire
Format: eBook
Pages: 50
File size: 9 MB
Language: Italian

About the Author

About The Author
Edgar Allan Poe (1809–1849) was orphaned at the age of three and adopted by a wealthy Virginia family with whom he had a troubled relationship. He excelled in his studies of language and literature at school, and self-published his first book, Tamerlane and Other Poems, in 1827. In 1830, Poe embarked on a career as a writer and began contributing reviews and essays to popular periodicals. He also wrote sketches and short fiction, and in 1833 published his only completed novel, The Narrative of Arthur Gordon Pym of Nantucket. Over the next five years he established himself as a master of the short story form through the publication of "The Fall of the House of Usher," "The Masque of the Red Death," "The Tell-Tale Heart," and other well–known works. In 1841, he wrote "The Murders in the Rue Morgue," generally considered the first modern detective story. The publication of The Raven and Other Poems in 1845 brought him additional fame as a poet.
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