La Magia è naturale: Dialogo con Roger de Lafforest
Tutto ciò che è sempre stato chiesto alla Magia, come salute, amore e denaro, fortuna, successo, gloria, felicità, e perfino sventura per i propri nemici, ora può essere ottenuto con la scienza, o meglio, attraverso operazioni di tipo scientifico, ripetibili e dimostrabili. Qui non c'è bisogno di alcuna spiegazione razionale o mistica: i veri veicoli della magia sono il pensiero, la geometria e le forme. Il posto di maghi e stregoni di ieri, è stato preso dagli esperti di fisica che oggi sanno come manipolare "scientificamente" le energie sottili. La Magia in definitiva, è naturale. Questo sostiene Roger de Lafforest, autore unico nella suo genere, per la vita vissuta e le opere letterarie prodotte.
Questa pubblicazione fa il punto sulla sua ricerca nel campo delle forze invisibili, intrapresa dagli anni '70 in poi, di pari passo con quella di A. de Belizal, P. A. Morel, Jean de la Foye e altri contemporanei. Lui più di tutti, trasse delle conclusioni interessanti alla luce di quanto scoperto, che meritano oggi di essere riportate all'attenzione del pubblico: la Magia, l'arte magica che un tempo era solo appannaggio di maghi, stregoni e sciamani, in realtà non è altro che il prodotto della Natura e delle sue forze ancora non sfruttate. La fisica micro-vibratoria nelle sue osservazioni, fornisce oggi valide spiegazioni per tutti i fenomeni magici. E le nuove tecniche che utilizzano i metodi della scienza sperimentale, consentono di riprodurre in laboratorio tutte le opere che un tempo gli stregoni si vantavano di realizzare, con o senza l'aiuto del diavolo. L'obiettivo della magia è sempre stato quello d'influenzare a distanza il corso degli eventi e il comportamento degli individui. L'importante è sapere come captare proprio queste micro-vibrazioni, indirizzarle, farle ricevere da qualcuno, dopo averle rese portatrici di qualcosa che ci mettiamo sopra. In questa intervista tratta da un importante e sorprendente libro di Anne Danieul, l'autore, nonché ricercatore Roger de Lafforest, racconta le sue conclusioni.
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La Magia è naturale: Dialogo con Roger de Lafforest
Tutto ciò che è sempre stato chiesto alla Magia, come salute, amore e denaro, fortuna, successo, gloria, felicità, e perfino sventura per i propri nemici, ora può essere ottenuto con la scienza, o meglio, attraverso operazioni di tipo scientifico, ripetibili e dimostrabili. Qui non c'è bisogno di alcuna spiegazione razionale o mistica: i veri veicoli della magia sono il pensiero, la geometria e le forme. Il posto di maghi e stregoni di ieri, è stato preso dagli esperti di fisica che oggi sanno come manipolare "scientificamente" le energie sottili. La Magia in definitiva, è naturale. Questo sostiene Roger de Lafforest, autore unico nella suo genere, per la vita vissuta e le opere letterarie prodotte.
Questa pubblicazione fa il punto sulla sua ricerca nel campo delle forze invisibili, intrapresa dagli anni '70 in poi, di pari passo con quella di A. de Belizal, P. A. Morel, Jean de la Foye e altri contemporanei. Lui più di tutti, trasse delle conclusioni interessanti alla luce di quanto scoperto, che meritano oggi di essere riportate all'attenzione del pubblico: la Magia, l'arte magica che un tempo era solo appannaggio di maghi, stregoni e sciamani, in realtà non è altro che il prodotto della Natura e delle sue forze ancora non sfruttate. La fisica micro-vibratoria nelle sue osservazioni, fornisce oggi valide spiegazioni per tutti i fenomeni magici. E le nuove tecniche che utilizzano i metodi della scienza sperimentale, consentono di riprodurre in laboratorio tutte le opere che un tempo gli stregoni si vantavano di realizzare, con o senza l'aiuto del diavolo. L'obiettivo della magia è sempre stato quello d'influenzare a distanza il corso degli eventi e il comportamento degli individui. L'importante è sapere come captare proprio queste micro-vibrazioni, indirizzarle, farle ricevere da qualcuno, dopo averle rese portatrici di qualcosa che ci mettiamo sopra. In questa intervista tratta da un importante e sorprendente libro di Anne Danieul, l'autore, nonché ricercatore Roger de Lafforest, racconta le sue conclusioni.
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La Magia è naturale: Dialogo con Roger de Lafforest

La Magia è naturale: Dialogo con Roger de Lafforest

by Roger De Lafforest, Lucie Sarnot
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by Roger De Lafforest, Lucie Sarnot

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Tutto ciò che è sempre stato chiesto alla Magia, come salute, amore e denaro, fortuna, successo, gloria, felicità, e perfino sventura per i propri nemici, ora può essere ottenuto con la scienza, o meglio, attraverso operazioni di tipo scientifico, ripetibili e dimostrabili. Qui non c'è bisogno di alcuna spiegazione razionale o mistica: i veri veicoli della magia sono il pensiero, la geometria e le forme. Il posto di maghi e stregoni di ieri, è stato preso dagli esperti di fisica che oggi sanno come manipolare "scientificamente" le energie sottili. La Magia in definitiva, è naturale. Questo sostiene Roger de Lafforest, autore unico nella suo genere, per la vita vissuta e le opere letterarie prodotte.
Questa pubblicazione fa il punto sulla sua ricerca nel campo delle forze invisibili, intrapresa dagli anni '70 in poi, di pari passo con quella di A. de Belizal, P. A. Morel, Jean de la Foye e altri contemporanei. Lui più di tutti, trasse delle conclusioni interessanti alla luce di quanto scoperto, che meritano oggi di essere riportate all'attenzione del pubblico: la Magia, l'arte magica che un tempo era solo appannaggio di maghi, stregoni e sciamani, in realtà non è altro che il prodotto della Natura e delle sue forze ancora non sfruttate. La fisica micro-vibratoria nelle sue osservazioni, fornisce oggi valide spiegazioni per tutti i fenomeni magici. E le nuove tecniche che utilizzano i metodi della scienza sperimentale, consentono di riprodurre in laboratorio tutte le opere che un tempo gli stregoni si vantavano di realizzare, con o senza l'aiuto del diavolo. L'obiettivo della magia è sempre stato quello d'influenzare a distanza il corso degli eventi e il comportamento degli individui. L'importante è sapere come captare proprio queste micro-vibrazioni, indirizzarle, farle ricevere da qualcuno, dopo averle rese portatrici di qualcosa che ci mettiamo sopra. In questa intervista tratta da un importante e sorprendente libro di Anne Danieul, l'autore, nonché ricercatore Roger de Lafforest, racconta le sue conclusioni.

Product Details

BN ID: 2940184719528
Publisher: Ebooks World Editor
Publication date: 10/27/2024
Sold by: Barnes & Noble
Format: eBook
File size: 125 KB
Language: Italian

About the Author

La storia di Lafforest è unica. Nato a Parigi (1905 – 1998) da una famiglia della piccola nobiltà, Roger Poumeau de Lafforest fu studente in diritto e lettere, e frequentò negli anni '20 i circoli cattolici della città.
Influenzato dal tomismo di Jacques Maritain e il nazionalismo di Charles Maurras, Lafforest rivendica molto presto il posto della sua generazione nei dibattiti delle idee.
Poeta e romanziere, Roger de Lafforest è l'autore quasi dimenticato di opere atipiche, tra cui i romanzi "Kala-Azar" (1930) e "Les figurants de la mort" (1939), che offrono un interessante mix di surrealismo ed esotismo.
Egli strinse amicizia al college con il poeta Paul Gilson, e presto con Jean Cocteau, che appena convertito, prese sotto la sua protezione, un gruppo di giovani poeti cattolici di talento. Successivamente divenne amico anche di Maurice Sachs e Blaise Cendrars.
De Lafforest si lanciò con molto entusiasmo nella scrittura giornalistica e poetica, ma nel giugno del 1927 rinunciò a tutto, e partì per un'avventura in Sud America. Ai suoi amici rimasti in Francia, raccontò la sua felicità. Il suo amico Paul Gilson pubblicò una poesia a lui dedicata "Adieu Roger!". Da questo suo viaggio scaturisce il già citato romanzo "Kala-Azar" che gli valse il Prix Interallié nel 1939. Scrive nel contempo poesie d'ispirazione surrealista che evocavano l'oceano, i viaggi, i bambini delle isole.
Roger de Lafforest ebbe diverse vite, e fu avventuriero in molte parti del mondo. La sua opera di narrativa, piuttosto sorprendente, è composta di cinque romanzi, e una raccolta di racconti pubblicati tra il 1930 e il 1966. De Lafforest rimane fondamentalmente un grande pensatore nazionalista, e negli anni in cui scrisse "Les figurants de la mort", ha collaborato con la stampa, in particolare col mensile La Belle France, e con La Gerbe, settimanale fondato dal romanziere Alphonse de Chateaubriant.
Dopo essere stato un giornalista, poeta e romanziere anteguerra, de Lafforest dedicherà la seconda parte della sua vita a lavori sulla parapsicologia, la radionica, la radiestesia e la fisica microvibratoria, ritagliandosi alcuni importanti successi editoriali in questo campo, tradotti in ben 27 lingue. Il più noto è "Ces Maison qui Tuent" (Le case che uccidono) del 1970, in cui esegue una disamina sul pericolo dei fenomeni vibratori presenti nelle abitazioni.
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