Un affare per orecchie a punta: L'urban fantasy noir sporco e politico

Maggie Henzel non si è uccisa. L'ispettore Mannekin Hanter se ne è convinto fin dalla prima occhiata alla camera in cui pendeva il corpo dal soffitto. Quella non era la stanza di una ninfa che ha fretta di morire. Ma non è l'unico dettaglio che stona in quella scena del crimine nella Virmgrado bene. Lo è anche il manifesto del goblin Niemann Rhodi, candidato del Fronte Operaio, che sporge da una pila di volumi che predicano la supremazia razziale degli elfidi. Le uniche relazioni della vittima sono una coinquilina fuori città e un fidanzato di cui nessuno sembra essere davvero a conoscenza. Forse un delitto passionale o un gioco erotico finito male, poco rilevante in una città scossa dalle imminenti elezioni.

Nel quartiere industriale si respira aria di ferro, e non per via delle ciminiere delle fabbriche. Gli operai sono stretti tra turni impossibili, povertà e droga; gli scioperi sono la loro unica speranza di ottenere condizioni migliori. Quando il ritrovamento di un taccuino pieno di appunti contabili ricollega Maggie Henzel al compagno impiegato nelle industrie, l'omicidio si trasforma in un'ombra che Mannekin conosce fin troppo bene. È la sagoma dei roghi che hanno devastato la città durante gli anni neri, quando gli orchidi come lui hanno respirato cenere e perso le proprie famiglie, le proprie case, tutto. Ma è anche il profilo delle fabbriche che stritolano gli operai fra i propri ingranaggi e li distruggono con lo spaccio di seffida.

Maggie, il suicidio a cui Mannekin non ha mai creduto, diventa il fulcro di una rete di interessi difficili da scardinare, di ingranaggi da cui il goblin stesso ha rischiato di venire schiacciato. La macchina industriale di Virmgrado si è rimessa in moto, e a lui non rimane altro che rovistare nel torbido… affinché gli anni neri non si ripetano più.

<h2>Dove l'urban fantasy incontra la narrativa noir per raccontarci</h2>

L'autore, attraverso una penna affilata, ironica, estremamente piacevole e mai noiosa, unisce con maestria gli elementi della narrativa investigativa, noir e hard boilded con quelli del fantasy più classico, richiamato per la presenza delle razze a cui siamo stati abituati (elfi, goblin, drow, ninfe, nani, ecc.). L'investigazione viene portata avanti da un protagonista, Mannekin, tutt'altro che perfetto, un ispettore goblin tormentato dai sensi di colpa che lotta in contemporanea con i suoi fantasmi e con i mali che inquinano Virmgrado, dalla quale spera di liberarla. L'intreccio investigativo viene portato avanti con un ritmo serrato, in un vortice di rivelazioni, violenza, false piste e continue complicazioni. Dietro all'omicidio di Meggie Henzel si nasconde qualcosa di molto più grande, una male che sta corrodendo la città e i suoi abitanti.

Un affare per orecchie a punta affronta tematiche sociologiche profonde e contemporanee e ci permette di rivivere momenti bui della storia italiana, come gli Anni di piombo. In modo intelligente, autoriale e vivace, l'autore racconta dell'uomo, delle sue fragilità e del suo egoismo attraverso un avvincente giallo ambientato nella sporca e violenta Virmigrado, una città in cui ci si sentirà immersi fin dalle primissime pagine.

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Un affare per orecchie a punta: L'urban fantasy noir sporco e politico

Maggie Henzel non si è uccisa. L'ispettore Mannekin Hanter se ne è convinto fin dalla prima occhiata alla camera in cui pendeva il corpo dal soffitto. Quella non era la stanza di una ninfa che ha fretta di morire. Ma non è l'unico dettaglio che stona in quella scena del crimine nella Virmgrado bene. Lo è anche il manifesto del goblin Niemann Rhodi, candidato del Fronte Operaio, che sporge da una pila di volumi che predicano la supremazia razziale degli elfidi. Le uniche relazioni della vittima sono una coinquilina fuori città e un fidanzato di cui nessuno sembra essere davvero a conoscenza. Forse un delitto passionale o un gioco erotico finito male, poco rilevante in una città scossa dalle imminenti elezioni.

Nel quartiere industriale si respira aria di ferro, e non per via delle ciminiere delle fabbriche. Gli operai sono stretti tra turni impossibili, povertà e droga; gli scioperi sono la loro unica speranza di ottenere condizioni migliori. Quando il ritrovamento di un taccuino pieno di appunti contabili ricollega Maggie Henzel al compagno impiegato nelle industrie, l'omicidio si trasforma in un'ombra che Mannekin conosce fin troppo bene. È la sagoma dei roghi che hanno devastato la città durante gli anni neri, quando gli orchidi come lui hanno respirato cenere e perso le proprie famiglie, le proprie case, tutto. Ma è anche il profilo delle fabbriche che stritolano gli operai fra i propri ingranaggi e li distruggono con lo spaccio di seffida.

Maggie, il suicidio a cui Mannekin non ha mai creduto, diventa il fulcro di una rete di interessi difficili da scardinare, di ingranaggi da cui il goblin stesso ha rischiato di venire schiacciato. La macchina industriale di Virmgrado si è rimessa in moto, e a lui non rimane altro che rovistare nel torbido… affinché gli anni neri non si ripetano più.

<h2>Dove l'urban fantasy incontra la narrativa noir per raccontarci</h2>

L'autore, attraverso una penna affilata, ironica, estremamente piacevole e mai noiosa, unisce con maestria gli elementi della narrativa investigativa, noir e hard boilded con quelli del fantasy più classico, richiamato per la presenza delle razze a cui siamo stati abituati (elfi, goblin, drow, ninfe, nani, ecc.). L'investigazione viene portata avanti da un protagonista, Mannekin, tutt'altro che perfetto, un ispettore goblin tormentato dai sensi di colpa che lotta in contemporanea con i suoi fantasmi e con i mali che inquinano Virmgrado, dalla quale spera di liberarla. L'intreccio investigativo viene portato avanti con un ritmo serrato, in un vortice di rivelazioni, violenza, false piste e continue complicazioni. Dietro all'omicidio di Meggie Henzel si nasconde qualcosa di molto più grande, una male che sta corrodendo la città e i suoi abitanti.

Un affare per orecchie a punta affronta tematiche sociologiche profonde e contemporanee e ci permette di rivivere momenti bui della storia italiana, come gli Anni di piombo. In modo intelligente, autoriale e vivace, l'autore racconta dell'uomo, delle sue fragilità e del suo egoismo attraverso un avvincente giallo ambientato nella sporca e violenta Virmigrado, una città in cui ci si sentirà immersi fin dalle primissime pagine.

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Maggie Henzel non si è uccisa. L'ispettore Mannekin Hanter se ne è convinto fin dalla prima occhiata alla camera in cui pendeva il corpo dal soffitto. Quella non era la stanza di una ninfa che ha fretta di morire. Ma non è l'unico dettaglio che stona in quella scena del crimine nella Virmgrado bene. Lo è anche il manifesto del goblin Niemann Rhodi, candidato del Fronte Operaio, che sporge da una pila di volumi che predicano la supremazia razziale degli elfidi. Le uniche relazioni della vittima sono una coinquilina fuori città e un fidanzato di cui nessuno sembra essere davvero a conoscenza. Forse un delitto passionale o un gioco erotico finito male, poco rilevante in una città scossa dalle imminenti elezioni.

Nel quartiere industriale si respira aria di ferro, e non per via delle ciminiere delle fabbriche. Gli operai sono stretti tra turni impossibili, povertà e droga; gli scioperi sono la loro unica speranza di ottenere condizioni migliori. Quando il ritrovamento di un taccuino pieno di appunti contabili ricollega Maggie Henzel al compagno impiegato nelle industrie, l'omicidio si trasforma in un'ombra che Mannekin conosce fin troppo bene. È la sagoma dei roghi che hanno devastato la città durante gli anni neri, quando gli orchidi come lui hanno respirato cenere e perso le proprie famiglie, le proprie case, tutto. Ma è anche il profilo delle fabbriche che stritolano gli operai fra i propri ingranaggi e li distruggono con lo spaccio di seffida.

Maggie, il suicidio a cui Mannekin non ha mai creduto, diventa il fulcro di una rete di interessi difficili da scardinare, di ingranaggi da cui il goblin stesso ha rischiato di venire schiacciato. La macchina industriale di Virmgrado si è rimessa in moto, e a lui non rimane altro che rovistare nel torbido… affinché gli anni neri non si ripetano più.

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L'autore, attraverso una penna affilata, ironica, estremamente piacevole e mai noiosa, unisce con maestria gli elementi della narrativa investigativa, noir e hard boilded con quelli del fantasy più classico, richiamato per la presenza delle razze a cui siamo stati abituati (elfi, goblin, drow, ninfe, nani, ecc.). L'investigazione viene portata avanti da un protagonista, Mannekin, tutt'altro che perfetto, un ispettore goblin tormentato dai sensi di colpa che lotta in contemporanea con i suoi fantasmi e con i mali che inquinano Virmgrado, dalla quale spera di liberarla. L'intreccio investigativo viene portato avanti con un ritmo serrato, in un vortice di rivelazioni, violenza, false piste e continue complicazioni. Dietro all'omicidio di Meggie Henzel si nasconde qualcosa di molto più grande, una male che sta corrodendo la città e i suoi abitanti.

Un affare per orecchie a punta affronta tematiche sociologiche profonde e contemporanee e ci permette di rivivere momenti bui della storia italiana, come gli Anni di piombo. In modo intelligente, autoriale e vivace, l'autore racconta dell'uomo, delle sue fragilità e del suo egoismo attraverso un avvincente giallo ambientato nella sporca e violenta Virmigrado, una città in cui ci si sentirà immersi fin dalle primissime pagine.


Product Details

ISBN-13: 9791281256255
Publisher: Lumien
Publication date: 12/13/2024
Series: Scaglie
Sold by: Bookwire
Format: eBook
Pages: 400
File size: 3 MB
Age Range: 14 - 18 Years
Language: Italian

About the Author

M. è uno scrittore di evasione, nello specifico evasione dalle responsabilità. Nasce in centro Italia nel 92 e riesce a scappare con diversi gradi di successo. È un figlio d'arte, solo che l'arte in questione è l'informatica. Aspetta la ribellione delle intelligenze artificiali per schierarsi con loro. Ha un debole per tutto ciò che non entra perfettamente in una singola categoria letteraria. Lo troverete anche a scrivere fantascienza, fantasy, new weird, horror e realismo magico. Aspira ad avere una scrittura tagliente e crede che scrivere speculativa sia un buon modo per parlare di problemi reali. Ha scritto diversi racconti in italiano e inglese, pubblicato due raccolte (Realtà e Contagio, Consulenza Blues) e una novella di epica moderna (Gavan al cuore del deserto giunse). Gestisce la rivista indie Alkalina, che ha fondato nel 2022.
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