...abbiamo pensato che, studiando la figura di Cristo come appare attraverso i versetti del Corano, dobbiamo evitare di trattare un soggetto vicino e malgrado tutto assai diverso che sara' "il Cristo dei Vangeli nella sua rappresentazione musulmana". Noi dimenticheremo al contrario tutto quello che ha detto la rivelazione cristiana a proposito di Cristo, il Gesu' del Discorso della Montagna, Gesu' che viveva in mezzo ai pescatori del Mare di Galilea, Gesu' che amava san Giovanni, Marta, Maria e Lazzaro, il Gesu' della preghiera eucaristica e al Monte degli Ulivi. Tutto questo insieme di caratteristiche e molte altre mancano dal Corano. Noi faremo come se sotto un unico nome, quello di Gesu', o in arabo quello di Isa, si trattasse di due persone diverse, con solo il nome in comune.
Lasceremo che si disegni il ritratto del Messia su uno sfondo puramente coranico e islamico e parleremo di lui solo come di un profeta dell'Islam, esattamente come se il Corano fosse stato il primo e unico libro rivelato che parla di Lui.
Non faremo riferimento ai cristiani se non la' dove i versetti li citano, esattamente come se i cristiani fossero conosciuti soltanto da cio' che ne dice il Corano.
Procederemo in questo come se dovessimo ammettere con i musulmani che i racconti evangelici sono falsificati come insegna il Libro rivelato a Muhammad. (R. Arnaldez, dalla prefazione)
