Diario per la fidanzata

Diario per la fidanzata

by Italo Svevo
Diario per la fidanzata

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by Italo Svevo

eBook

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Overview

"Livia non ha il carattere nè di Nella nè di Olga... e pensavo: Non di Nella, non di Olga, ma per me meglio. Me, amerà come vorrò essere amato e mi sopporterà, sopporterà i miei grilli e le mie malattie, amerà tutto me, pazzo, bestia, vecchio. Lasciavo che parlino e che dicessero bene o male di te, pensavo: Livia non ha nè difetti, nè virtù. Livia è Livia. "Il Diario per la fidanzata è un testo di fondamentale importanza per capire la psicologia dello scrittore."

Product Details

ISBN-13: 9788868990688
Publisher: VandA ePublishing
Publication date: 02/04/2015
Sold by: eDigita
Format: eBook
Pages: 107
File size: 2 MB
Language: Italian

About the Author

Ettore Schmitz nacque a Trieste nel 1861 da padre tedesco ebreo e da madre triestina; sottolineò le due componenti della sua origine nello pseudonimo Italo Svevo che assunse quando scoprì la sua vocazione letteraria. Avviato agli studi commerciali secondo la tradizione di famiglia, li abbandonò nel 1880 (dopo avere studiato prevalentemente in scuole tedesche), in seguito al fallimento dell’industria paterna. Costretto a impiegarsi in una banca, dove rimase per vent’anni, prese a scrivere saggi e articoli di critica letteraria e teatrale su diversi quotidiani di Trieste e nel 1892 pubblicò il primo romanzo Una vita, con scarso successo, ma con sempre più accanita volontà di scrivere. Nel 1899 Svevo lasciò la banca per lavorare nell’industria del suocero (fabbricante di vernici per sottomarini), e questo gli permise di fare numerosi viaggi all’estero. Nel 1903 conobbe James Joyce che insegnava inglese in una scuola triestina e da questo sodalizio nacque per Svevo un ulteriore stimolo alla letteratura, mentre le sue idee si puntualizzavano attraverso la lettura dei classici italiani, francesi, tedeschi, dei filosofi dell’Ottocento e, soprattutto, attraverso la conoscenza delle idee di Freud e della psicanalisi. Anche il suo secondo romanzo Senilità fu quasi ignorato, ma una più vasta eco, soprattutto all’estero, ebbe La coscienza di Zeno nel 1923. Tuttavia dovettero passare ancora degli anni prima che l’originalità letteraria di Italo Svevo fosse capita e valorizzata appieno in Italia (il primo a capirne il valore e a segnalarlo fu Eugenio Montale nel 1925), e molte opere sveviane ebbero un riconoscimento postumo. Lo scrittore morì in un incidente automobilistico nel 1928.
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