Se il mistero del vivere è affidato all'amore allora per dar senso al vivere non resta che amare. E' esattamente ciò che fanno le donne di questo libro. Donne senza nome, senza tempo e soprattutto senza molte parole a disposizione per poter raccontare i propri amori. Poichè il mistero non si lascia addomesticare dalle parole, anche sull'amore non ci è consentito che di buttare uno sguardo, fissare l'attimo con la stessa rapidità dello scatto di una macchina fotografica. Ne è risultato un libro fatto di fotografie e brevi racconti. Il resto è affidato alla vita, alla trama faticosa, a volte lieta, dei giorni, quella che le donne conoscono bene. Il lavoro dell'autrice, che attraverso la narrazione e la scelta delle fotografie rievoca atmosfere di un recente passato, sembra essere quello di togliere più che di aggiungere. Nessuna concessione ai sentimentalismi, alle mitizzazioni, agli aggettivi superflui perchè a parlare sia l'essenziale. “Ho scritto qui quello che ho sentito dire della vita” dichiara Uberta Lena. “Non ho parlato della mia, non ho parlato in particolare di quella di nessun'altra, eppure confido che leggendo ciascuna donna ritrovi un po' di se stessa perché niente ci rende più simili, le une alle altre, dell'amore.”
