Tra regole ed eccezioni: La messa in opera delle politiche pubbliche in Italia
Le politiche pubbliche in Italia hanno una gestazione difficile ma una messa in opera difficilissima. È normale che a seguito di una politica pubblica si produca una quantità di effetti collaterali non previsti. Così come è altrettanto normale che una politica pubblica determini un impatto che risulta gradito ex post ma che non è identificabile con quello programmato. Tanto che molte politiche fanno pensare più a una scommessa che a un progetto. Ossia sono sempre esposte a un universo di fattori e circostanze che ne può distruggere o cambiare i presupposti teorici al di fuori di qualunque effettiva e misurabile capacità di governo. Ciò è la spia di una fragilità strutturale di un regime democratico e delle capacità di governo che sa esprimere: la sua difficoltà nell’alimentare le proprie politiche con dosi e strumenti di legittimazione sufficienti a conseguire l’efficacia auspicata. È un tema classico della scienza politica che viene rivisitato alla luce delle diverse tipologie di legittimazione empiricamente ipotizzabili e della capacità dello Stato contemporaneo di produrre regolazione sociale. Massimo Morisi insegna Scienza politica e Scienza dell’amministrazione presso la Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze. Con Paolo Caretti coordina il Seminario di studi e ricerche parlamentari “Silvano Tosi”. Tra i lavori più attinenti al tema trattato, I rifiuti in tempi di conflitti. Ovvero, come legittimare decisioni asimmetriche (2014); Verso la messa in opera del Piano. Tra rappresentanza politica e partecipazione civica (2015).
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Tra regole ed eccezioni: La messa in opera delle politiche pubbliche in Italia
Le politiche pubbliche in Italia hanno una gestazione difficile ma una messa in opera difficilissima. È normale che a seguito di una politica pubblica si produca una quantità di effetti collaterali non previsti. Così come è altrettanto normale che una politica pubblica determini un impatto che risulta gradito ex post ma che non è identificabile con quello programmato. Tanto che molte politiche fanno pensare più a una scommessa che a un progetto. Ossia sono sempre esposte a un universo di fattori e circostanze che ne può distruggere o cambiare i presupposti teorici al di fuori di qualunque effettiva e misurabile capacità di governo. Ciò è la spia di una fragilità strutturale di un regime democratico e delle capacità di governo che sa esprimere: la sua difficoltà nell’alimentare le proprie politiche con dosi e strumenti di legittimazione sufficienti a conseguire l’efficacia auspicata. È un tema classico della scienza politica che viene rivisitato alla luce delle diverse tipologie di legittimazione empiricamente ipotizzabili e della capacità dello Stato contemporaneo di produrre regolazione sociale. Massimo Morisi insegna Scienza politica e Scienza dell’amministrazione presso la Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze. Con Paolo Caretti coordina il Seminario di studi e ricerche parlamentari “Silvano Tosi”. Tra i lavori più attinenti al tema trattato, I rifiuti in tempi di conflitti. Ovvero, come legittimare decisioni asimmetriche (2014); Verso la messa in opera del Piano. Tra rappresentanza politica e partecipazione civica (2015).
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Product Details
ISBN-13: | 9788866559979 |
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Publisher: | Firenze University Press |
Publication date: | 08/04/2016 |
Sold by: | StreetLib SRL |
Format: | eBook |
File size: | 296 KB |
Language: | Italian |
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