Che cos'è il potere?

"Non si punta al ripristino del soggetto di diritto, bensì a formare un 'soggetto d'obbedienza', mediante una correzione della condotta."

A livello teorico quello di potere è uno dei concetti piú controversi e problematici della storia del pensiero filosofico, politico, sociologico e giuridico. Il punto di partenza della riflessione di Byung-Chul Han è che esso è stato quasi sempre ridotto a una relazione causale diretta: chi detiene il potere si impone su chi lo subisce, determinandone il comportamento a prescindere dalla sua volontà. Tuttavia, secondo Han, se si sottolinea esclusivamente questa logica, si riesce a percepirne il lato violento e costrittivo, ma non si colgono le dinamiche piú nascoste e complesse mediante cui il potere agisce. Ampliando l'analisi, si può individuare proprio nella libertà il suo presupposto e comprendere che esso può essere esercitato non solo contro l'Altro, ma anche condizionandolo dall'interno, raggiungendo un grado di mediazione molto piú elevato e assumendo forme estremamente articolate – meccanismi che, negli sviluppi successivi del suo pensiero, l'autore arriva a considerare come la chiave di volta della vita sociale e politica. Attraverso una comparazione critica dei principali teorici occidentali del potere – da Luhmann a Foucault, da Nietzsche a Heidegger, Hegel, Agamben e molti altri – in questo saggio Han ne dà una lettura che punta a sgombrare il campo dalle contraddizioni e dalle miopie teoriche, privando "il potere almeno del potere fondato sul fatto che non si sa esattamente cosa esso sia".

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Che cos'è il potere?

"Non si punta al ripristino del soggetto di diritto, bensì a formare un 'soggetto d'obbedienza', mediante una correzione della condotta."

A livello teorico quello di potere è uno dei concetti piú controversi e problematici della storia del pensiero filosofico, politico, sociologico e giuridico. Il punto di partenza della riflessione di Byung-Chul Han è che esso è stato quasi sempre ridotto a una relazione causale diretta: chi detiene il potere si impone su chi lo subisce, determinandone il comportamento a prescindere dalla sua volontà. Tuttavia, secondo Han, se si sottolinea esclusivamente questa logica, si riesce a percepirne il lato violento e costrittivo, ma non si colgono le dinamiche piú nascoste e complesse mediante cui il potere agisce. Ampliando l'analisi, si può individuare proprio nella libertà il suo presupposto e comprendere che esso può essere esercitato non solo contro l'Altro, ma anche condizionandolo dall'interno, raggiungendo un grado di mediazione molto piú elevato e assumendo forme estremamente articolate – meccanismi che, negli sviluppi successivi del suo pensiero, l'autore arriva a considerare come la chiave di volta della vita sociale e politica. Attraverso una comparazione critica dei principali teorici occidentali del potere – da Luhmann a Foucault, da Nietzsche a Heidegger, Hegel, Agamben e molti altri – in questo saggio Han ne dà una lettura che punta a sgombrare il campo dalle contraddizioni e dalle miopie teoriche, privando "il potere almeno del potere fondato sul fatto che non si sa esattamente cosa esso sia".

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"Non si punta al ripristino del soggetto di diritto, bensì a formare un 'soggetto d'obbedienza', mediante una correzione della condotta."

A livello teorico quello di potere è uno dei concetti piú controversi e problematici della storia del pensiero filosofico, politico, sociologico e giuridico. Il punto di partenza della riflessione di Byung-Chul Han è che esso è stato quasi sempre ridotto a una relazione causale diretta: chi detiene il potere si impone su chi lo subisce, determinandone il comportamento a prescindere dalla sua volontà. Tuttavia, secondo Han, se si sottolinea esclusivamente questa logica, si riesce a percepirne il lato violento e costrittivo, ma non si colgono le dinamiche piú nascoste e complesse mediante cui il potere agisce. Ampliando l'analisi, si può individuare proprio nella libertà il suo presupposto e comprendere che esso può essere esercitato non solo contro l'Altro, ma anche condizionandolo dall'interno, raggiungendo un grado di mediazione molto piú elevato e assumendo forme estremamente articolate – meccanismi che, negli sviluppi successivi del suo pensiero, l'autore arriva a considerare come la chiave di volta della vita sociale e politica. Attraverso una comparazione critica dei principali teorici occidentali del potere – da Luhmann a Foucault, da Nietzsche a Heidegger, Hegel, Agamben e molti altri – in questo saggio Han ne dà una lettura che punta a sgombrare il campo dalle contraddizioni e dalle miopie teoriche, privando "il potere almeno del potere fondato sul fatto che non si sa esattamente cosa esso sia".


Product Details

ISBN-13: 9788874527786
Publisher: Nottetempo
Publication date: 11/07/2019
Series: Figure
Sold by: Bookwire
Format: eBook
Pages: 176
File size: 353 KB
Language: Italian
From the B&N Reads Blog

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